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UN SOMMARIO DELLE TECNICHE DI PASTORIZZAZIONE DELL'ACQUA Dale Andreatta,
Ph. D., P. E.
TEL: (614) 888-4160
La maggior parte di questo documento
è stata tratta da
RECENT
ADVANCES IN DEVICES FOR THE HEAT PASTEURIZATION OF DRINKING WATER IN THE
DEVELOPING WORLD ("Sviluppi recenti
nei dispositivi per la pastorizzazione col calore dell'acqua da nei paesi
in via di sviluppo") di Dale Andreatta, Derek T. Yegian, Lloyd Connelly,
e Robert H. Metcalf, da i lavori della 29° Conferenza Intersocietaria
di Ingegneria di conversione dell'energia, Istituto americano di aeronautica
ed astronautica. (29th Intersociety Energy Conversion Engineering Conference,
American Institute of Aeronautics and Astronautics, Inc., 1994).
IntroduzioneLa qualità dell'acqua e la salute umana sono state strettamente legate nell'arco dei secoli. Comunque, e' stato non prima del penultimo quarto del XIX secolo che le pionieristiche ricerche di Louis Pasteur e Robert Koch, portarono alla formulazione della "Teoria generale dei germi patogeni''. Con la comprensione che i batteri fecali, virus, e protozoi sono responsabili della maggioranza delle malattie trasmesse dall'assunzione di acqua, fu possibile grazie all'igiene pubblica sviluppata e ai trattamenti di disinfezione, fornire alla gente acqua buona da bere.Nei paesi in via di sviluppo tuttavia, il peso delle malattie causate dall'acqua contaminata e dalla mancanza di condizioni igieniche continua ad essere sbalorditivo, soprattutto per quanto riguarda i bambini. La diarrea è causata da microbi che entrano attraverso la bocca, spessissimo per tramite di acqua contaminata. Secondo l'UNICEF, la diarrea è la più comune malattia infantile nei paesi in via di sviluppo. La disidratazione che ne consegue è la maggior causa di morte nei bambini sotto i 5 anni, si stima che annualmente i bambini morti per questo motivo siano 5 milioni. La diarrea è anche la causa più comune di malnutrizione infantile, che può condurre alla morte o comunque a menomazioni fisiche o mentali permanenti.1 L'UNICEF stima che il 60% delle famiglie rurali e il 23% di quelle urbane nei paesi in via di sviluppo non hanno accesso all'acqua potabile. In alcune zone le fonti di acqua possono essere tutte contaminate.2 Se la fonte di acqua è sospettata di essere insicura, la raccomandazione più comune è quella di bollire l'acqua.1 Questa raccomandazione è seguita raramente per diverse comprensibili ragioni, la più importanti di queste, il tempo impiegato e soprattutto la quantità di combustibile necessario. Contrariamente a quanto molte persone credono, non è necessario bollire l'acqua per renderla sicura. E non è nemmeno necessario distillarla. Riscaldare l'acqua a 65º C (149º F) uccide tutti i germi, virus e parassiti.3 Questo processo è chiamato pastorizzazione e il suo uso per il latte è molto conosciuto, sebbene il latte richieda temperature e tempi leggermente differenti. Un problema ovvio che sorge con la pastorizzazione è la questione di sapere in che momento viene raggiunta la giusta temperatura. Le soluzioni a ciò verranno spiegate nella prossima sezione. Naturalmente la pastorizzazione non aiuta se l'acqua è contaminata chimicamente, o se è salmastra. In questo documento verranno descritte diverse tecniche di pastorizzazione applicabili nei paesi in via di sviluppo. La pastorizzazione non è l'unica tecnica possibile per rendere potabile l'acqua. Clorazione, disinfezione con raggi ultravioletti, unite alla costruzione e l'uso di pozzi o cisterne ben costruiti e ben manutenzionati, sono altri sistemi per l'approvvigionamento dell'acqua potabile, specialmente se c'è la necessità di un grande quantitativo di quest'ultima. Dall'altra parte, laddove ci sia bisogno di quantitativi modesti, i sistemi di pastorizzazione hanno il vantaggio di ammortizzare molto bene i costi. Comunque la scelta del miglior metodo andrà fatta in base alle condizioni locali.. Questo documento descrive le tecniche utili per pastorizzare l'acqua, ma è anche necessario educare le persone della necessità di avere disponibile dell'acqua potabile e come fare per mantenerla correttamente. Tra molte persone nei paesi in via di sviluppo, l'acqua potabile non è percepita come una necessità importante. E dall'altro lato molte persone non conoscendo il modo in cui si trasmettono i germi, possono inconsapevolmente ricontaminare l'acqua mettendola in contenitori infetti. Metodi base di pastorizzazione- Forni solariUn semplice modo di pastorizzare l'acqua è semplicemente quello di mettereun contenitore annerito pieno d'acqua dentro un forno solare a scatola - quest'ultimo è una scatola isolata termicamente fatta di legno, cartone, plastica oppure paglia intrecciata.3 Uno di questi e' illustrato in Fig. 1. Un comune tipo di forno a scatola è costruito in cartone rivestito di alluminio da cucina ed ha un'apertura di circa 58 x 48 cm (23 x 19 pollici). Esso ha un coperchio riflettente che aumenta la luce solare raccolta. Con questo dispositivo una quantità di acqua che va da 4 a 12 litri di acqua al giorno (da 1 a 3 galloni), viene pastorizzata, di cui circa la metà verrà usata per bere e l'altra metà per lavare le stoviglie e lavarsi i denti. Il costo di questo dispositivo è nell'ordine dei US$ 20, dipende comunque da quanto facilmente i materiali base siano disponibili in loco.Figure 1: Un forno solare a scatola viene usato per pastorizzare l'acqua (foto a destra) Un forno a pannelli (foto a sinistra). Anche altri tipi di forni solari possono essere usati per la pastorizzazione. Un recente sviluppo in materia di forni solari sono i forni a pannelli, che consistono in alcuni pannelli riflettenti che concentrano la luce solare sul cibo. Il cibo viene posto all'interno di una busta da forno per ridurre le perdite di calore. Sostituendo il cibo con un contenitore scuro pieno d'acqua fa di esso un pastorizzatore solare. Però, nonostante il costo di questi forni a pannelli sia molto basso, più di un paio di litri per volta non possono essere pastorizzati. Anche se con il clima favorevole diverse sessioni di pastorizzazione al giorno possono essere fatte. Qualunque sia il tipo di forno solare usato, c'è bisogno di un metodo per sapere se la temperatura di pastorizzazione è stata raggiunta. Un dispositivo molto economico è stato sviluppato ed è mostrato in Fig. 2., il WAPI. E' un tubetto di plastica con le due estremità sigillate, e contiene in un estremità un piccolo quantitativo di un particolare tipo di grasso di soia che fonde a 154º F (67,7° C). Il tubetto è galleggiante, ma e' appesantito con una rondella di modo che questo peschi sul fondo dell'acqua (che è poi la parte più fredda), e viene messo nel contenitore in modo che l'estremità con il grasso stia in alto. Successivamente se il grasso verrà trovato nell'estremità inferiore del tubetto, l'acqua avrà raggiunto la temperatura di pastorizzazione, anche se in seguito si è raffreddata. Un filo di nylon rende possibile levare il tubetto dall'acqua senza ricontaminarla. Il dispositivo viene riutilizzato capovolgendolo e scorrendo il filo dalla parte opposta. Questo dispositivo funziona in contenitori di qualsiasi dimensione e forma, e chiaramente, non ha nessuna importanza quale sia la forma di energia usata per riscaldare l'acqua, l'unica precauzione da usare, nel caso si usi del combustibile, è di non tenere il filo di nylon vicino al fuoco! Dato che riscaldare l'acqua alla temperatura di pastorizzazione anziché a quella di ebollizione riduce l'energia richiesta almeno del 50%, il risparmio di combustibile dato da questo semplice dispositivo e' considerevole. Il WAPI costa circa $6, ed è disponibile da
Solar
Cookers International, 1919 21st St., Suite 101, Sacramento, California,
95811, (916) 455-4499, fax: (916) 455-4498.
Figura 2: Un indicatore di pastorizzazione. L'indicatore va messo in un angolo sul fondo del contenitore dell'acqua. Dispositivi di pastorizzazione a flusso (Flow-Through Pasteurization Devices)Per poter produrre più acqua PAX World Service ha prodotto un dispositivo di pastorizzazione (flow-through unit) che consiste in 15 metri (50 piedi) di tubo verniciato di nero avvolto a spirale contenuto in un forno solare a scatola standard. Un'estremità di questo tubo è connessa ad una valvola termostatica e l'altra ad un serbatoio che contiene l'acqua da trattare. Questo serbatoio è anche dotato di un filtro a sabbia/ghiaia/carbone che effettua un filtraggio preliminare. Visto che la quantità di acqua contenuta nelle tubazioni è piccola (circa 1,5 litri), la temperatura di questa sale abbastanza rapidamente fino al valore di apertura della valvola 83.5º C (182º F). Questo valore in realtà è ben al di sopra della temperatura necessaria, ma è dato dal fatto che questa valvola è il termostato di un radiatore di un'autovettura prodotta in serie, e quindi di facile repiribilità e basso costo. L'apertura di quest'ultima permette all'acqua pastorizzata di fluire dalla tubazione in un secondo serbatoio per l'acqua trattata. Come l'acqua trattata drena dal forno solare, automaticamente l'acqua da trattare riempie nuovamente le tubazioni. E una volta che l'acqua fredda ha raggiunto la valvola, questa si chiude e il processo di pastorizzazione comincia nuovamente.Questo dispositivo risolve diversi problemi inerenti a tutto il processo. Primo, l'acqua potabile diventa disponibile lungo tutto l'arco del giorno, via via che nuovi quantitativi di acqua trattata vengono aggiunti al serbatoio dell'acqua pulita. Secondo, questo tipo di unità si adatta alle varie condizioni di insolazione, se questa aumenta, il tempo richiesto per pastorizzare e rilasciare l'acqua diminuisce, incrementando così il volume di acqua prodotto nella giornata. Se l'insolazione decresce il tempo di permanenza dell'acqua nel forno aumenta, diminuendo così il volume di acqua trattata, ma con questo dispositivo non si verificherà mai il caso in cui si sovrastimi la quantità di acqua trattabile in un giorno. Questo è quindi un processo totalmente automatico che fa risparmiare tempo per fare altre cose, e diminuisce la probabilità di incidenti. durante il trasferimento dell'acqua dentro e fuori l'unità di pastorizzazione. Prove sul campo effettuate da PAX World Service e il Consiglio pakistano per le tecnologie appropriate (Pakistan Council of Appropriate Technology) hanno regolarmente mostrato rendimenti di 16-24 litri per giorno (da 4 a 6 galloni al giorno). Il costo di questo dispositivo è di circa $50. Nonostante questo sia un rispettabile quantitativo d'acqua, un incremento
sostanziale può essere raggiunto riciclando il calore dell'acqua
pastorizzata uscente. Una volta che l'acqua è stata pastorizzata
e rilasciata dal forno solare, l'energia termica di questa può essere
usata per preriscaldare l'acqua entrante. Questo processo è mostrato
in Fig. 3. Dal momento che la temperatura dell'acqua in entrata è
più alta, ci vuole meno tempo a finire il processo di pastorizzazione,
permettendo così di trattare volumi di acqua maggiori.
Figure 3: Pastorizzatore d'acqua stile PAX con scambiatore di calore. Un semplice dispositivo che serve allo scopo è uno scambiatore di calore in contro-flusso. L'acqua calda scorre su un lato della placca metallica, mentre sull'altro lato scorre l'acqua fredda in direzione opposta. L'energia dell'acqua calda è trasferita all'acqua fredda, questo determina il preriscaldamento dell'acqua contaminata in entrata e al tempo stesso il raffreddamento dell'acqua pastorizzata in uscita. Ci sono vari modi di costruire uno scambiatore di calore in contro-flusso. Sia la versione tubolare, che quella piatta sono state testate in varie configurazioni e materiali, da questi esperimenti risulta più economica la versione piatta, nonostante la versione tubolare sia più facile da realizzare. La versione piatta permette di recuperare il 75-80% dell'energia termica dell'acqua in uscita, e permette di pastorizzarne 4-5 volte di più rispetto ad un pastorizzatore uguale ma senza scambiatore. Questo corrisponde a circa 80-96 litri al giorno (20-24 galloni) di acqua trattata. Il costo dello scambiatore di calore è nell'ordine di $15 portando il costo dell'unità PAX a $65. Quindi con un incremento della spesa del 30%, si ottiene un aumento dell'acqua trattata del 400%. Un ulteriore beneficio di questo dispositivo, è che riduce il rischio di scottature in quanto l'acqua in uscita si trova ad una temperatura più bassa. Altre sorgenti di caloreUno scambiatore di calore produce benefici con qualunque sorgente di calore, incluso quello proveniente da un motore, da altri tipi di collettori solari, o da un fuoco di combustibile che può essere contemporaneamente usato per cucinare. Abbiamo fatto delle analisi ingegneristiche e generato un'equazione per determinare la quantità d'acqua prodotta da un particolare sistema di questo tipo. Queste analisi possono essere usate anche per determinare il fatto se sia meglio usare uno scambiatore migliore, piuttosto che un collettore solare più grande o isolato meglioNel caso si abbia un sistema a combustibile, ci sarebbe bisogno di un pezzo di tubo metallico, una valvola terostatica con un'opportuno supporto di montaggio, e uno sacmbiatore di calore. Al momento comunque, non abbiamo fatto esperimenti in questa area. La pozza solare (The Solar Puddle)- Un dispositivo a basso costoMentre vari fattori determinano la utilizzabilità di un pastorizzatore d'acqua, un importante fattore di cui bisogna tenere conto è la quantità di acqua prodotta per unità di costo. Un dispositivo che è costruito solo con materiali molto economici è la pozza solare, ed è essenzialmente una pozza contenuta in una specie di serra. Un tipo è schematizzato in Fig. 4, sebbene diverse modifiche sono possibili.
Figure 4: Un modello base di pozza solare. In questa figura e dimensioni orizzontali sono compresse per chiarezza. La pozza solare può anche essere costruita per esempio, con lati in legno sopra un tavolo o addirittura in cima ad un tetto. Si inizia scavando una fossa profonda circa 10 cm (4 inches). Il dispositivo usato per il test era un "formato-famiglia", circa 1 metro per 1 metro (3 1/2 x 3 1/2 piedi) ma può anche essere più piccola o più grande. Se la pozza viene fatta più grande, c'è sì più acqua da pastorizzare, ma c'è proporzionalmente un'area di raccolta della luce solare più grande. La buca viene prima riempita con uno strato di almeno 5 cm (2 inches) di isolante termico solido. Noi abbiamo usato pezzettini di carta appallottolata, ma paglia, erba, foglie o fuscelli possono essere usati. Questo strato, dovrebbe essere piatto fuori che in un punto in un angolo che è indicato con "buca" in Fig. 4 Un telo di plastica trasparente, e poi un telo di plastica nera vanno stesi sopra lo strato isolante con i bordi che fuoriescono dalla fossa. Vengono usati due strati di plastica nel caso in cui uno si fessurasse. Nell'esperimento sono stati usati dei teli di polietilene che sono molto economici, anche se della plastica resistente agli UV dura di più. A questo punto si mette dentro dell'acqua e si cerca di appiattire il più possibile l'isolante in modo che lo scarto massimo della profondità dell'acqua tra i vari puntidella pozza sia di circa 1 cm (1/2 inch), tranne che nella buca che deve essere circa 3 cm (1 inch) più profonda del resto. Fatto ciò si può aggiungere dell'acqua fino a raggiungere una profondità da 2 a 7 cm (1-3 inches) a seconda di quanta insolazione ci si aspetta. Un indicatore di pastorizzazione va messo nella buca dato che quì si raccoglie l'acqua più fredda. A questo punto si può installare il sifone di drenaggio. Andrebbe messo nella parte più profonda della buca in modo da poter raccogliere il maggior quantitativo di acqua possibile prima che il sifone inizi a drenare l'aria. L'estremità del sifone andrebbe fissata stabilmente al posto con un peso o alcune pietre. Un telo trasparente va sopra l'acqua, contro i bordi dei teli inferiori stesi sopra i bordi della buca. Uno strato isolante d'aria è formato mettendo uno o più distanziatori sopra il terzo strato di plastica (delle palle di giornale un po' appiattite vanno benissimo), e mettendoci sopra un altro telo di plastica che deve essere anch'esso trasparente. Lo spessore dello strato di aria deve essere almeno 5 cm (2 inches). Per finire i bordi dei teli vanno fermati giù con delle pietre, terra o quant'altro. Se il fondo della pozza viene fatto sufficientemente piatto, è possibile drenare tramite il sifone ben più del 90% dell'acqua. Una volta che la pozza è costruita si può usare ogni giorno riempiendola con il quantitativo d'acqua necessario , sia sollevando un po' gli strati di plastica superiori in un angolo e versandoci l'acqua con un secchio, sia dotandola di un sifone di riempimento. In questo caso il sifone di riempimento NON deve essere lo stesso usato per il drenaggio, perché il sifone di riempimento si ricontamina ogni volta che si aggiunge acqua alla pozza, mentre il sifone di drenaggio DEVE RIMANERE PULITO!!! Una volta montato il sifone di drenaggio, andrebbe lasciato in posizione per tutta la vita della pozza. I soli materiali costosi usati per fare la pozza solare sono un indicatore di pastorizzazione ($6), un sifone ($1), e quattro teli di plastica trasparente (circa $2 per il formato testato). Molti test sono stati fatti nella primavera e nell'estate del 1994 in Berkeley, California. In giorni con buona insolazione la temperatura richiesta è stata raggiunta anche con 68 litri (17 galloni) di acqua, corrispondenti ad una profondità di 62 mm (2 1/2 inches). Con quantitativi minori temperature più alte sono raggiungibili. Con 24 litri (6 galloni), corrispondenti alla profondità di 24 mm (1 inch), 80° C (176º F) sono stati raggiunti in un giorno. La pozza solare lavora anche in condizioni che non sono ideali. La condensa che si forma sul telo superiore non sembra sia un problema, tuttavia nel caso in cui se ne formi troppa si può sempre alzare un angolo del teloper qualche minuto per permettere alla condensa di evaporare. Dei forellini sul telo superiore non fanno tanta differenza. Il dispositivo funziona col vento, o anche se lo strato isolante è umido. La temperatura dell'acqua è uniforme in tutta la pozza con lo scarto di 1°C (2° F) Dopo alcuni mesi lo strato superiore sotto l'azione combinata del vento
e del calore si sciupa e va sostituito. Questo effetto pùo essere
ridotto cercando di evitare i cosidetti punti caldi, ii indebolisce. Un'altra
opzione è quella di usare una plastica resistenze ai raggi del sole
(UV resistente). I due teli inferiori tendono a formare delle piccole fessurazioni
se non sono maneggiati e mantenuti con molta cautela. Un piccolo forellino
su questi strati farà sì inumidire lo strato isolante, ma
non è un grossissimo problema.
(Sommario dei costiLa tabella qui sotto mostra un approssimativo sommario dei costi dei metodi base della pastorizzazione dell'acqua descritti in questo documento. Il costo iniziale è la somma di denaro necessaria per costruire o rendere operativo il sistema scelto. I litri di acqua per dollaro è il quantitativo di acqua prodotta con un dollaro di spesa calcolato nell'arco di 5 anni, inclusi i costi di manutenzione e sostituzione delle parti parti deteriorate. In alcuni casi, A), B) e C) in particolare, i costi di manutenzione sono bassi. Per solar puddle, casi E) ed F), la sostituzione degli strati di plastica che si degradano con la luce solare, rappresenta la spesa maggiore a lungo termine.Nei calcoli fatti vien assunto che: Il combustibile costa mediamente 0,02 US$ per litro di acqua bollita (casi A) e B)). Questa cifra viene fuori da una recente pubblicazione della newsletter dei Solar Cookers International (ed è la cifra che alcune persone nei paesi in via di sviluppo sono disposte a spendere per il combustibile per bollire l'acqua).
Da quello che si può vedere i sistemi che usano del combustibile hanno un costo iniziale molto basso, ma hanno un costo a lungo termine molto alto. L'indicatore di pastorizzazione è un sistema economico per quasi raddoppiare l'acqua prodotta per unità di combustibile, sebbene il costo a lungo termine di questo sistema è comunque alto a causa del prezzo del combustibile. La pozza solare ha un costo iniziale basso e un costo a lungo termine anch'esso basso, ma implica il lavoro di sostituire frequentemente i teli di plastica. Conclusioni In questo documento la pastorizzazione dell'acqua è stata presentata come un sistema di approvvigionamento di acqua potabile nei paesi in via di sviluppo. Diverse tecniche per la pastorizzazione dell'acqua sono state esposte. Alcuni di questi metodi sono più economici, altri producono più acqua al giorno, e altri usano dei dispositivi compatti che possono essere agevolmente trasportati e usati "sul campo". La pastorizzazione è solo un metodo per avere dell'acqua potabile. Lo scopo di questo documento non è quello di dire che la pastorizzazione sia il metodo migliore, o che alcune tecniche di pastorizzazione siano meglio di altre. Come sempre, la scelta del metodo deve essere basata sulle condizioni locali, siano esse sociali, culturali, economiche e di capacità tecniche. L'esperienza sul campo dimostra che l'istruzione è pure necessaria per raggiungere risultati positivi con qualunque sistema si scelga. References:
See also Solar Water Pasteurizers Make Safe Drinking Water in Tanzania |
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